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Immagine del redattoreAlice Fava

DAL SINGOLO AL PLURALE

Aggiornamento: 5 gen 2020


Quante volte abbiamo sentito frasi con questo significato: "Conosci te stesso per conoscere gli altri" ?

Cosa ne pensate?!

Io ho sempre tifato per un SANO EGOISMO verso sé stessi per poi arrivare a star bene con chi si ha vicino e mi sto rendendo sempre più conto che è vero.

Lo spazio e la libertà sono la base per creare delle solide relazioni a livello sentimentale, di amicizia e familiare perché il sentirsi bene scaturisce in una maggiore condivisione che a sua volta fluisce nella rete sociale, portando così il tutto a girare attivamente combattendo la staticità che, al contrario, ricadrebbe sulla noia e la tristezza.

Tuttavia, puntualizzo che la libertà "di essere" è per me intesa non in qualità di menefreghismo verso gli altri ma piuttosto un compromesso, poiché per avere bisogna anche dare.

Quindi ne risulta che nella vita sociale bisogna fare dei sacrifici per andare INCONTRO al prossimo pur sempre rispettando noi stessi.

Se si intraprende questa tipologia di pensiero non si può far altro che essere in continua crescita senza rinunciare alla propria personalità.

Tornando alla prima domanda però, rispondo che per conoscerci come singoli individui dobbiamo darci del tempo, ritagliarci degli spazi solo nostri dove poter ascoltarci in silenzio, senza pensieri o pregiudizi e perdonarci ogni qualvolta ci rendiamo conto di aver sbagliato.

Sì, PERDONARCI!

Il perdono è un atto che può e deve essere rivolto anche verso noi stessi e non solo nei confronti di altri.

La rigidità di pensiero e di comportamento porta ad una vita statica, in gabbia; mentre una TRANQUILLITÀ EQUILIBRATA sfocia in una vita aperta all'ascolto dell'individuo e della collettività.

DOBBIAMO BASTARCI

Il risultato del mio pensiero riguardante questa tematica è che -dobbiamo bastarci-.

Bisogna imparare a stare (anche) da soli e a starci bene poiché tutto ciò che abbiamo attorno è qualcosa di "in più" che ci può rendere la vita ancora più piacevole o addirittura fantastica, ma non sempre le presenze durano per sempre e nel momento in cui potrebbero venire a mancare torneremmo a essere Soli ed è proprio in quel momento che dovremmo e potremmo riscoprire la nostra soggettività.

Se giorno dopo giorno arricchiamo e curiamo allo stesso modo la porzione sociale e quella individuale arriveremo ad avere una personalità solida e pronta ad affrontare al meglio anche i momenti più difficili.

Detto ciò non bisogna comunque preoccuparsi della sfera interpersonale dato che riceverà energia vitale dal vostro sviluppo e si ritroverà anch'essa nutrita e in continuo progresso.

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